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Autore del messaggio: Gatax da Ubud
lasciato il 1/9/2017 ore 3:37

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28/8 Lunedi intorno Ubud in giro in moto. Se avessimo sacrificato Bali, come per un attimo siamo stati tentati di fare, avremmo fatto una cretinata. Ne Avevo un ricordo molto bello, in termini di sensazioni più che di immagini. Ricordavo quale piacevolezza ci fosse nella luce di Bali, nel riflesso delle risaie allagate e nella grazia delle persone, i vestiti, il verde, gli addobbi delle feste dei villaggi e i templi. Stamani abbiamo affittato il motorino e dopo pochi minuti, senza grossi problemi ci siamo immessi (rigorosamente in contromano) nel traffico di Ubud. Fortunatamente l'uscita dalla cittadina era comoda dal nostro hotel e non abbiamo dovuto faticare molto ad uscirne. Prendiamo confidenza col mezzo, col traffico e con la guida a sinistra, dirigendoci verso la Goah Gajan, la grotta dell' elefante, indovina un pò, un tempio. Proseguiamo con la visita, poco lontano del Yeh Pulu. Per poi dirigerci verso l'imperdibile (solo per la lp, per noi perdibilissimo) mercato di Sukawati, dove avremmo intenzione di fermarci a pranzo, ma che non offre grandi spunti nemmeno per il cibo. Un passaggio veloce a Celuk e poi ci inoltriamo in direzione ..... , dove si dovrebbero incontrare strade paesaggisticamente rilevanti per risaie e vegetazione tropicale. Quando possibile ci orientiamo verso strade secondarie, anche se questo comporta continuo controllo della direzione via Ipad o telefono, è una fatica che comunque viene ampiamente ripagata da ciò che si incontra nei passaggi dei villaggi ed in ogni caso una guida più rilassante. Così come i quartieri o le vie delle città asiatiche sono lottizzate per mestiere, i villaggi che incontriamo sono variamente specializzati in intaglio legno, tessuti, bambù, Argento (celuk), marionette etc, e questo si capisce anche solo attraversandoli. Pranziamo in un posto carino, lungo la strada per Janyar, e poco dopo rimettendoci in strada attraversiamo un villaggio in festa, ci fermiamo per fare alcune foto e, se avessimo vestiti adeguati verremmo probabilmente accettati anche nel tempio, ma così non è, e quindi ci accontentiamo di osservare e fotografare senza invadere spazi a noi non consentiti. Loro comunque sono molto cordiali e sorridenti. Sono tutti vestiti in abiti tradizionali, le donne portano in testa i cesti con le offerte per ingraziarsi gli spiriti benevoli e placare quelli malevoli, un sistema di credenze che regola tutti gli aspetti della vita balinese, il lavoro, la famiglia, la natura etc. Continuiamo in direzione Semarapura, sempre attraversando villaggi e risaie e poi verso Sideman, uno dei tratti di strada consigliati per paesaggio. E infatti le aspettative non vengono tradite. Rientriamo a sera stanchi e soddisfatti e domani, abbiamo deciso di replicare in motoretta ciò che in origine pensavamo di fare in auto. Torniamo a cena dopo alcuni tentennamenti al Warung Bernadette. Buona notte.
<-------> Email: @.

Autore del messaggio: AirlanGaet da Ubud
lasciato il 28/8/2017 ore 2:8

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27/7 Domenica Ubud - Istallato Uber sul telefono e cercato di capire un minimo come funzioni, seleziono punto di partenza e punto di arrivo e nel giro di qualche min l'app risponde che tra 5 min arriva il tipo. Pensavo di dover dare una conferma ma in realtà mi arriva un messaggio wapp del tipo che mi contatta. Arriva puntuale, un ragazzo e ci carica. Mi siedo davanti con lui voglio fargli un po di domande su come funziona il servizio. Alcune cose le capisco, altre meno. Comunque poi mi racconta che in realtà questo è un secondo lavoro, il primo è operatore di bulldozer per escavazioni, anche se sarebbe un veterinario proveniente da Sumbawa che per poter esercitare quella professione ha fatto diversi concorsi senza riuscire per non ho capito quali traversie. Comunque dopo una ora ce mezza circa siamo a destinazione spendendo la stessa cifra spesa dal terminal a kuta. E sopratutto interagendo attraverso una app e sbattimento zero. Ubud è naturalmente irriconoscibile come già sapevamo, ma sempre carina, passiamo la giornata in maniera rilassante, andiamo a visitare alcuni templi e palazzi in città e la foresta delle scimmie. Nonostante non diamo loro da mangiare e stiamo attenti a non dare segnali ambigui, Lori se ne ritrova una sulle spalle che cerca di aprirle lo zainetto, poi ci concediamo qualche ora di libertà reciproca, lei per negozi, io risaie e foto al tramonto. Prima di cena performiamo l'acquisto di tre voli aerei,è tempo di pianificare più puntualmente. Proseguiremo in aereo per Luabanbajo a Flores , poi rientreremo su Lombok, prima di raggiungere Jakarta per rientrare in Italia. Cena al warung Bernadette (buona) e a nanna. Buonanotte
<-------> Email: @.

Autore del messaggio: Non rileggo da Seminyak
lasciato il 28/8/2017 ore 1:41

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26/8 Sabato Bali Seminyak. Apro gli occhi in bus mentre stiamo attraversando un villaggio e gia tutto mi sembra più bello che non a Java. Le case, i tempietti, le palme lungo la strada. Siamo a Bali. Non è stato un viaggio molto riposante, faceva freddissimo, anche coi calzini pantaloni lunghi felpa e sciarpa. Arrivati al terminal nord di Dempasar ci fanno scendere a forza scaricandoci i bagagli, adducendo scuse pretestuose che non si capiscono, il bus dovrebbe proseguire fino al terminal di Ubung, molto più vicino alla nostra destinazione. In realtà scendono anche molti indonesiani ma non tutti. Siamo gli unici stranieri insieme a due ragazze inglesi e veniamo subito circondati da taxisti speranzosi di poter fare l'affare della giornata, con richieste molto alte e fare aggressivo. Ce anche un taxi counter ma la richiesta è naturalmente uguale a quella degli altri taxisti mafiosi. Quando non sono inutilmente gentili per cercare di caricarti e parlano tra loro hanno un atteggiamento bullesco, di presa in giro, rispondono con risa sguaiate a qualsiasi cagata dica il capobranco. Questo mi da la carica, potrei fare anche il giro dell'isola a piedi con zaino in spalla piuttosto che dare una rupia ad uno di questi. E quindi zaino in spalla e usciamo dal terminal. Ma anche fuori non ci sono grandi segnali di vita. Incontriamo le ragazze inglesi, loro dovrebbero andare ad Ubud, per loro il terminal sarebbe quello giusto, ma anche a loro hanno chiesto cifre fuori dal mondo per accompagnarle. Trafficano col telefono e mi dicono che hanno chiamato un Uber, 80000 anzichè 300000. Capendo l'antifona allora si riavvicina uno dei taxisti con fare più possibilista e la cifra chiesta a noi diventa quindi più trattabile e infine a malincuore capisce che più di 150000 non avrà, cerca ancora di convincermi facendomi notare che non tanto per la distanza ma per il traffico ci sono più di 50 min di strada, ma sono determinatissimo e infine cede. In effetti nonostante sia mattino presto impieghiamo un bel po ad arrivare e quando siamo in prossimità dell'hotel ricomincia con voce misericordiosa a chiedere 200000 almeno per via della distanza del traffico etc. Gli allungo 150000 senza neanche salutare e tra 5 minuti scarico Uber sul telefono, non fosse altro che per avere un argomento in più al prossimo terminal. In hotel le camere non sono pronte e quindi facciamo colazione, lasciamo i bagagli e usciamo a mettere fuori il naso. Siamo abbastanza sbacaliti, dopo due notti passate tra vulcani albe e bus. Siamo a Seminyak, non lontano da kuta, nella parte signorile del tratto di costa. Ogni luogo ha la sua particolarità. Kuta è quella incasinata, Legian è quella in cui si va dopo essersi sposati, seminiak ha le ville più esclusive, Sanur i resort..... Etc etc. La spiaggia è molto grande e popolata sopratutto da occidentali, surfisti. Ci sono i lettini, gli ombrelloni e i caffè ristoranti. Camminiamo per qualche km ma poi rientriamo nella speranza che si possa anticipare un po il check in, abbiamo davvero bisogno di una doccia e di disfare lo zaino. Dopo mezzogiorno ci danno la camera, finalmente. Ci riprendiamo per qualche ora e poi usciamo per pranzo, in attesa di Lucia e Roberto, il vero motivo per il quale siamo passati da qui. Loro sono di ritorno dalle Gili a fine viaggio. Bighelloniamo in giro fino al pomeriggio quando ci incontriamo. Usciamo raccontandoci del posti che abbiamo visitato e scambiandoci pareri, finiamo in spiaggia con tramonto aperitivo in un bar fighissimo di uno dei resort sulla spiaggia e poi cerchiamo un warung per cena. Molto buona anche la cena e molto piacevole la serata. Poi rientriamo in hotel e ci salutiamo dandoci appuntamento a Torino. Buona notte
<-------> Email: @.

Autore del messaggio: Gig da Bromo
lasciato il 26/8/2017 ore 3:11

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25/8 Venerdì Bromo. Ci svegliamo prima dell'alba, di fatto senza avere un piano preciso su dove andare a vedere l'alba. Appena messo il naso fuori dalla gh è tutta una profferta di passaggi in moto, in jeep, a cavallo e anche in braccio, pur di caricarti racconterebbero qualsiasi palla, non ce piu il bus, è morto l'autista, è sparito anche il vulcano. Qualsiasi. Decidiamo di incamminarci verso il Lava View Lodge, la guida dice che offre molti punti panoramici. Prima di arrivarci ci viene chiesto di pagare un biglietto molto caro che secondo le nostre fonti sarebbe destinato a chi va in auto o in moto. Dichiariamo di voler solo andare al lodge a fare colazione e ci fanno passare, da dietro. Bo? Sembra proprio un altro tentativo di spillare denaro. Trascorriamo un'oretta tra i vari punti panoramici e poi decidiamo di andare al lodge e fare colazione. Poi decidiamo di non fare la passeggiata fino alla bocca del cratere, di tornare in gh, fare una doccia e ripartire, il rientro a Probolinggo è sempre una incognita, ma stasera dovremmo prendere il bus e non vogliamo rischiare di perderlo. Abbiamo deciso di andare a Kuta Bali, dove incontreremo Lucia e Roberto alla loro fine viaggio. Poco dopo le 8,30 siamo al punto di partenza dei pulmini e ci sono gia alcuni che aspettano, noi siamo 8avo e 9. Ma qualcuno è preoccupato perchè ha da prendere un treno in mattinata e poco dopo iniziano le contrattazione e si parte in 11 per 48000 a testa, una bella 3,30 €. 10,30 circa siamo in città, torniamo in hotel per depositare il mini bagaglio della notte e usciamo alla scoperta di questo tristissimo posto. Già all'ufficio turistico, con una voglia che ti farebbe saltare sul primo treno senza sapere la destinazione, ti dicono che non c'è niente, neanche nelle vicinanze. Ci indica giusto sulla mappa il porto, un museo che non sa neanche definire, una foresta di mangrovie. Dopo un tentativo al porto (fa un caldo bestiale) ci lasciamo dirigere da un becac a quello che sembra una specie di parco acquatico Terribile, con annesso resort pretenzioso con bungalow su palafitte in mezzo alle mangrovie collegati da passerelle traballanti in legno. Diamo una occhiata e poi, sempre in risho veniamo via, fa troppo caldo per camminare. Vediamo ancora il tempio cinese e poi andiamo a pranzo in un posto citato su lp, buono. Poi rientriamo in hotel per preparare gli zaini e attendere la partenza. Alle 18,30 circa, 1h1/2 prima della partenza chiedo se possono chiamarmi un taxi, in città non ne abbiamo notati, e infatti mi guardano come se gli avessi chiesto un teletrasporto. Non esistono i taxi, dovete prendere il becac fino alla stazione e poi Angkut fino al terminal... Strabuzzo gli occhi, non mi propongono nemmeno un abusivo. Comunque usciamo zaino in spalla e iniziamo a dirigerci in direzione stazione. Gli unici rishio che si fanno incontro sono storditi e prima che capiscano dove vogliamo andare ci siamo arrivati a piedi. Qui ci sono altri stranieri e altri rompicoglioni.che vogliono riportarci a vedere il Bromo, uno via l'altro, e non c'è modo di fargli capire che non ci interessa. Poi arriva un angkut e dice di andare per il terminal e ci chiede il doppio del prezzo del biglietto, abbiamo gia fatto questo tragitto e.ne conosciamo il costo. Rispondo che gli do solo il dovuto. Si ferma davanti alla stazione e aspetta altri passeggeri poi dopo un bel po ne salgono altri 4 e infine si decide a partire. Prende direzione opposta rispetto al terminal, raccoglie un paio di parenti e li porta a destinazione e poi comincia a dirigersi in direzione propria, quando ancora fa salire uno che mi chiede se vado al bromo, sbrocco e devo trattenermi dal cacciarlo giu dal pulmino. Non capiscono ma dal tono di voce intendono di aver raggiunto il limite e il pulmino non si ferma più fino al terminal. Scendiamo e porgo all'autista 2 banconote da 5000, la tariffa esatta, aspettando che protesti, ma non bamfa, mi giro ed entro nel terminal. Toto, quello che cinha venduto i biglietti del bus ci fa accomodare e poi ci informa che il bus superlusso è in ritardo, poi parte in moto chiudendo l'agenzia, ridiamo con le altre due ragazze inglesi che viaggeranno con noi. Bye bye totò and money. Ma dopo un ritorna in auto, ci carica tutti 4 e.ci fa intercettare il bus. E partiamo. Buona notte
<-------> Email: G@.

Autore del messaggio: Hag da Probolinggo
lasciato il 26/8/2017 ore 3:10

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24/8 Giovedi: Probolinggo - Cemoro Lawang. Anche oggi è la storia di un trasferimento o poco più. Ci godiamo la buona colazione nel bell'hotel, pacchettiamo gli zaini e la roba sporca da lasciare qui e col nostro fagottino minimal per la sola notte da passare fuori, usciamo alla ricerca di un taxi per il terminal dei bus. Non ne passano e quindi ci andiamo in angkut. Qui troviamo agenzia toto che vende i biglietti dei bus per Bali e dopo aver a lungo valutato, decidiamo di comprarlo per dopodomani sera, viaggeremo di notte. Sperumanbin. Poi cerchiamo il posto fuori dal terminal dove ti portano a Cemoro Lawang. Per la prima volta da che siamo qui ci sentiamo un po braccati come turisti, tutti offrono servizi e intermediazioni, a volte un po fastidiosi, ma niente di ingestibile. Troviamo il pulmino, ma, haimè, ci sono soltanto due ragazze ad aspettare e siccome non partirà finchè pieno, ci aspetta sicuramente una lunga attesa. L'alternativa sarebbe affittare tutto il pulmino, 150000 rupie a testa €10/persona circa. Per noi non sarebbe nemmeno così scandaloso ma non oso proporlo alle due ragazze. Aspettiamo almeno un paio d'ore senza che arrivi qualcuno e intanto il laido conducente tenta di propinarci hotel e gite in geep al vulcano, paventando il pagamento di tiket di ingrasso molto esosi che verrebbero assorbiti dal pagamento della sua gita. Noi intendiamo fare il giro a piedi ma le informazioni sono un po confuse sulla guida, non ci sono cartine e di loro non ci si può fidare molto, in questo caso. Aspettiamo il treno delle 10,45, poi il bus seguente e intanto arrivano altri tre ragazzi, poi altri 2, adesso la cifra sarebbe di 60000 a testa, provo a proporla ma senza grande successo tra i ragazzi (la sera scopriamo poi che alcuni viaggiamo da sei mesi con altri 3 davanti e quindi anche il minimo risparmio è apprezzato) e infine aspettiamo fino alle ultime due, la numero 14 con velo e la 15, quando arrivano gli facciamo la ola... Vengono dirette verso i posti a fianco all'autista che abbiamo occupato da tre ore circa. Niente sconti anche se porta il velo va dietro con gli altri infedeli. Riusciamo a partire e poco dopo una ora di viaggio e tre di attesa siamo a Cemoro Lawang. La strada è molto bella, il villaggio non granché ma è adagiato sulle pendici del grande cratere Bromo e domina il mar des sable. Troviamo la GuestHouse in cui abbiamo prenotato ma non c'è nessuno ad accoglierci, solo una signora delle pulizie che non parla inglese, mi passa qualcuno al telefono ma non si capisce nemmeno questo e allora..... Respiro a fondo. Faccio segno che andiamo amangiare pranzo e poi vediamo. Le camere non sembravano nemmeno pronte. Vediamo in giro qualche altra stanza ma nessuna ci soddisfa. Poi pranziamo e verso le tre torniamo il gh per vedere la situazione. La tipa ci dice qlcs a proposito del fatto che manca elettricità, no acqua calda, insomma un sacco di problemi e quindi rinunciamo. Poco dopo troviamo alloggio, la stanza è decente ma senza bagno privato, pazienza è solo una notte e con sveglia prima dell'alba. Poi ci incamminiamo per assistere dal view point ad un fantastico tramonto sui vulcani e rientriamo al villaggio dove prendiamo una birra parlando di viaggi coi una coppia di ragazzi del pulmino di oggi, lei spagnola lui inglese in giro appunto da diversi mesi. Ceniamo poco lontano e poi ci allettiamo vestito. Ce una coperta pulciosa che cerchiamo di non usare. Ci sveglieremo prima.che albeggi.
<-------> Email: @.

Autore del messaggio: Agaet da Borobudur
lasciato il 26/8/2017 ore 3:8

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23/8 Mercoledì Borobudur - Probolingo. La storia di oggi è quella di una giornata di trasferimento. Lasciamo il bel lodge di Borobudur subito dopo colazione e alle 7,30 siamo gia in auto alla volta di Yogiakarta, dove arriviamo poco dopo le 8,30. Dobbiamo ancora fare il biglietto e la conferma che il treno per Probolinggo esista, e ci sia posto, ci fa tirare un sospiro i sollievo. Già saltata la gita a Dieng, farebbe girare un po' le balle perdere anche il Bromo. In realtà siamo stati un po' indecisi, non è semplice da raggiungere e costa tempo. E quindi poco prima delle 10 partiamo e viaggiamo al freddo dei vagoni executiv fino oltre le 18 circa. Probolinggo sembra non avere particolare fascino. L'hotel è molto meglio delle aspettative e quindi ceniamo in hotel. Domani ci aspetta un'altra levata alla volta di Cemoro Lawang, sulle pendici del vulcano Bromo
<-------> Email: G@.

Autore del messaggio: BoroG da Borobudur
lasciato il 23/8/2017 ore 5:52

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22/8 Martedi Borobudur: sveglia prestissimo e ci spostiamo a Borobudur in bus dalla stazione Jombor di Yogyakarta. È un viaggio di pochi km intorno alle 9 del mattino siamo gia a destinazione, dobbiamo, oltre a visitare i sito, programmare la gita e pernottamento di domani a Dieng Plateau a 4 o 5 ora da qui. Avremmo pensato di farlo con auto privata e farci lasciare la sera a Magelang, da dove proseguiremmo verso Semarang, Surabaya e il vulcano Bromo. Dopo pochi minuti dall'arrivo, però, ci informano che ci sono problemi perchè un ponte crollato tra wonosobo e Dieng non permette di arrivarci in auto e propongono soluzioni alternative con proseguimento in moto e altri moti strani, poco attuabili e dispendiosi sia in termini di tempo che di denaro. Lasciamo il lodge (molto carino) e ci dirigiamo in paese per visitare il sito di Borobudur e frattanto indagheremo a fondo sulla questione e valuteremo il da farsi. Presto ci rendiamo conto che non riusciremo a fare ciò che pensavamo e ne abbandoniamo l'idea, niente Dieng Plateau e cambiamo itinerario, si tenta di raggiungere Probolinggo in treno da Yogyakarta. Andiamo al sito e chiediamo se possiamo entrare più di una volta con lo stesso biglietto, vorremmo tornare anche nel pomeriggio perchè più tranquillo e con una luce migliore. Più di una persona all'ingresso risponde di si. Borobudur è il sito più rappresentativo del paese, ma non c'è una gran ressa e quindi riusciamo a vederlo abbastanza tranquillamente ed è sempre molto affascinante. Pranziamo in paese dopo aver discusso sulla possibilità di fare l'agognata gita con il proprietario di una agenzia e torniamo a riposare nel nostro bel lodge dove via internet ci procuriamo tutte le info per il viaggio di domani e poi riusciamo intorno alle 15 per tornare a Borobudur, dove, puntualmente, non ci fanno rientrare. Ci incazziamo e compiliamo il form di reclamo. Quando avrò tempo scriverò via mail al Direktor. Mentre ci prepariamo per cena maturiamo l'idea che per fare in tempo a prendere il treno dovremmo rientrare su Yogya domattina in auto anzichè in bus e quindi torniamo in agenzia dal nostro amico e ci accordiamo per domattina. Poi andiamo a cena poco lontano dal lodge, abbastanza soddisfacente per me, poco per Lori. E poco dopo le 21 siamo in camera, domani sarà nuovamente sveglia alle 6, finora abbiamo avuto un solo giorno senza sveglia e spesso anche prima delle 6. A saperlo avremmo fatto la gita da Yogyakarta, ma questo posto è stato molto gradevole e rilassante e abbiamo anche voglia di lasciare le grandi città a favore di contesti più rurali. Bella gita. Buona notte.
<-------> Email: Boro@.

Autore del messaggio: Hag da Prambanan-Parangritis
lasciato il 23/8/2017 ore 5:50

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21/8 Lunedi Prambanan e Parangritis. Manco a dirlo, sveglia alle 6, colazione e poi con il bus urbano 1a si va a Prambanan. Arriviamo abbastanza presto ed il sito, nonostante l'avessi già visto, mi impressiona per bellezza e grandiosità. Ne avevo un ricordo sbiadito ma stento a credere che sia lo stesso posto. Molto bello. In tarda mattinata abbiamo comunque già ampiamente visitato tutto e decidiamo di raggiungere Parangritis, la spiaggia di Yogyakarta. Riutilizziamo i mezzi della Transyogya per rientrare in città e andare verso Jl Parangritis e da qui, in Angkut raggiungiamo il mare. Non che ci aspettassimo di fare il bagno, è un mare pericoloso oltre che poco invitante in questa spiaggia. In realtà siamo attratti dall'idea di pranzare con del pesce ma cè una atmosfera sonnolenta, probabilmente fuori dai we la località non è molto frequentata e a stento riusciamo a farci cucinare (niente menu in inglese e traduciamo indonesiamo) gamberi e calamari in pastella. Ma arrivano delle micro porzioni e quando chiediamo il bis capiamo che erano micro (buoni) perché non ne avevano più. Stiamo leggeri, poco male. Rientriamo in città senza soffermarci oltre e al rientro ci dedichiamo a shopping. Io mi faccio montare le vecchie lenti da vista su una nuova montatura che userò per sciare, lori acquista sandali penne e carta igienica (io l'avrei rubata in in hotel, non dico i sandali ma la carta igienica....... :-) Cena deludente al Bedhot, dove ci avevano rimbalzati la prima sera e a nanna, domani si parte per Borobudur con sveglia temprana.
<-------> Email: Ahg@.

Autore del messaggio: GalliGalli da YogyaKarta
lasciato il 23/8/2017 ore 5:48

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20/8. Domenica Yogyakarta. Prima giornata senza sveglia, non sono previsti spostamenti con mezzi e quindi relax. Oggi abbiamo in agenda la visita della città, il Kratun, palazzo storico del governo e poco altro. Ci incamminiamo a piedi, le grandi arterie sono come sempre affollate di motorini e auto, ma un po meno del solito e comunque niente a che vedere con il traffico di Jakarta o Bandung. Risiediamo vicino alla Malioboro, la via più commerciale del centro città, ma anche qui, quando si lascia la via centrale a favore dei piccoli vicoli, si passa letteralmente in mezzo alle case della gente. Le persone sono sempre sorridenti e i bambini, se si accorgono per tempo del tuo arrivo, ti accolgono col classico Hallò mister. Se rispondi al saluto ti riservano grandi risa di approvazione. I genitori, solitamente, incoraggiano i piccoli a salutare gli stranieri e non sono affatto infastiditi della presenza estranea praticamente dentro casa. Ti senti comunque più a tuo agio qui che sulle strade trafficate e quindi prediligiamo sempre percorsi secondari quando possibile. Visitiamo il Kratun e assistiamo (senza cercarlo) ad uno spettacolo di Gamelan, che, come già sapevo, dopo un po, Rompe il caxxo (per citare Alex Drastico). Il Kratun, per essere in Indonesia, è un palazzo storico e tutta la zona intorno è altrettanto piacevole. Raggiungiamo un'altra zona della città a vocazione turistica dove consumiamo un pranzo deludente, ma uscendo ci accorgiamo di essere di fronte al ristorante giudicato il migliore in città dalla Lp e decidiamo di prenotare per la sera. Diverso sarà per il ristorante spagnolo che vorremmo prenotare per domani (paella su prenotazione) ma che la spagna non sanno nemmeno dove sia.... Lasciamo perdere subito. Quindi rientriamo in albergo in becac (la versione locale del rishò), passo in lavanderia a ritirare il bucato lasciato ieri. Intanto cerchiamo di capire per programmare dieng plateau e poi in taxi raggiungiamo per cena il ristorante. Qui sediamo vicino ad una coppia di ragazzi italiani simpatici e ci scambiamo consigli sulle pietanze. Prendiamo una focaccia su loro consiglio, un tataki di Tonno e un piatto di petto di Anatra, la specialità della casa. Poi dessert di Tortino al cioccolato con gelato creme brulè (altra specialità della casa) e per Lori caffe espresso con accompagnamento di musses varie. Tutto superlativo. Rientro in hotel in taxi e Buonanotte.
<-------> Email: Galli@.

Autore del messaggio: Gar da Bandung-Yogyakarta
lasciato il 23/8/2017 ore 5:46

Messaggio:
19/8 Sabato Bandung-Yogyakarta. Colazione presto e, (non passano taxi per andare in stazione) raggiunta la stazione poco lontana, prendiamo il treno per Yogyakarta. In treno si viaggia bene, le carrozze di classe esekutif, le più care, sono soltanto più spaziose rispetto a quelle economy o bisnis, non sono più lussuose ne più nuove. La pulizia è giusto accettabile. Nonostante questo sono sicuro che le rimpiangeremo nel resto del viaggio. Dopo Java infatti non c'è più ferrovia. Il viaggio scorre tranquillo, paesaggi campestri, c'è una bella agricoltura, risaie terrazzate in alcuni scorci, il tragitto almeno nella prima parte è semimontano. Nel pomeriggio, poco dopo le 16 siamo a destinazione, siamo in albergo a 3 isolati da qui e decidiamo di andarci a piedi, del resto oggi abbiamo trascorso tutta la giornata in treno. L'hotel è ok, siamo a pochi metri dalla Malioboro, la via del centro più commerciale di Yogya. Doccia, Portiamo il bucato in lavanderia e facciamo una perlustra di ricognizione. Cena in un ristò a caso vicino al bedhot, dove ci rimbalzano, è sabato sera, mangiamo comunque bene. Buona Notte
<-------> Email: @.
 
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