1-2-3-4-5-6

La Dazhalan è una delle vie più caratteristiche della Pechino vecchia. E' un brulichio di attività, negozi, un teatro e diversi ristorantini, tra i quali troviamo il posto dove andremo sempre a mangiare per tutto il soggiorno a Pechino (è un posto carino e si mangia abbastanza bene, i ragazzi che lavorano qui, tra un cliente e l'altro, sono impegnati a sbucciare montagne di aglio - i cinesi ne mangiano a quintali, crudo, e l'ultimo giorno ci fanno la sorpresa di offrirci, al posto delle tradizionali bacchette, un paio di forchette!).

...Questi sono i quartieri dove un tempo, prima che Mao prendesse il potere, viveva l'aristocrazia e la ricca borghesia e che, dalla rivoluzione culturale in poi, sono stati trasformati in quartieri popolari. Peccato che, dove prima abitava soltanto una famiglia, poi ci dovessero abitare tre o quattro nuclei familiari, in genere uno per camera, con i bagni in comune sulla via...

Un po' più a nord c'è la Liulichang: è una bella via con piccoli negozi di antiquariato e qualche calligrafo. Per assurdo, però, l'unica via che è stata restaurata è, in mezzo a tutto il resto, incredibilmente finta. Le vecchie case sono diventate quasi tutte dei grandi magazzini di articoli per turisti.

La Grande Muraglia

Decidiamo di visitare la Grande Muraglia: ci alziamo prestissimo e riusciamo, non senza difficoltà, a prendere un piccolo bus locale per Badaling (80 km).

La muraglia è una delle opere architettoniche più importanti del mondo antico. Quello che non si riesce ad immaginare vedendone le immagini è quanto sia faticoso percorrerla in quanto segue esattamente il profilo della montagna senza attenuarne minimamente la pendenza.

Delle diverse migliaia di chilometi di muraglia, questo è uno dei tratti meglio conservati; qui, anche se con difficoltà, è possibile percorrerne qualche chilometro. In alcune località, i contadini usarono la pietra per costruirsi le case. In seguito, furono costretti dalle autorità a restituirle ed a partecipare alla ricostruzione del muro originale.

Il giorno successivo visitiamo la Città Proibita: anche per questa visita ci alziamo abbastanza presto in modo da evitare il più possibile la ressa che di solito, in tarda mattinata, invade i luoghi turistici. Questo bellissimo complesso di edifici era la residenza dell'imperatore, della sua famiglia, delle concubine e delle migliaia di eunuchi e servitori che vivevano a corte. Affittiamo l'audioguida in italiano e cerchiamo di immaginare come fosse un tempo.

...Forse una delle cose più belle da ammirare sono i tetti, colorati e lucidissimi: all'interno dei vari palazzi è, invece, rimasto poco degli arredi che dovevano allora essere magnifici. Resta, in ogni modo, la cosa più rilevante da vedere a Pechino...

A Pechino visitiamo ancora il Tempio dei Lama, molto bello, e poi torniamo sulla piazza Tienanmen per la visita al Mausoleo di Mao (tutti in fila per quattro dopo aver lasciato le macchine fotografiche in deposito). Una volta entrati, la visita dura solo qualche minuto: si sfila intorno alla salma imbalsamata posta al centro di una sala semi buia e freddissima.
Dopo pranzo ci rechiamo nel quartiere musulmano per visitare la Moschea: è una delle poche costruzioni rimaste in piedi qui intorno, poiché, lungo la Via della Mucca, hanno demolito quasi

1-2-3-4-5-6
[home] [viaggi] [foto] [diario] [info]