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7/8/2003 - Finalmente una sveglia non programmata. Bus per Tiruchirappalli (Trichy) con partenza 10,10.
Cinque ore di viaggio per 200 km di strada.
Rock Fort. Il tempio sorge a 83 metri di altezza, sopra un affioramento roccioso che domina la cittą vecchia. Si sale per una scalinata scavata all'interno della roccia (437 scalini) e si oltrepassano alcuni templi il cui ingresso č interdetto ai non Indł. Il fascino e il mistero che l'ascesa lascia intendere non trovano riscontro una volta arrivati in cima. Da sopra si gode di una bella vista sui quattro lati, ma ci si rende presto conto che la parte pił interessante č probabilmente la scalata stessa. Tutt'intorno un dedalo di stradine a formare un'immenso bazaar.
Una descrizione emozionante di questo luogo... tratta dal libro "Irene a mosaico" di Consolata Lanza.
il Rock Fort di Irene... 9/8/2003 - Liberiamo le camere, lasciamo i bagagli in hotel e ci dirigiamo al "Tempio di Ranganathaswami", il più noto di Trichy dopo il Rock Fort. Il Tempio è molto importante e all'ingresso veniamo abbordati dalla solita guida, che questa volta riesce a convincerci della necessità di effettuare con lui la visita. Non impieghiamo molto a renderci conto che si tratta di un "bidone", ma ormai è andata, ci servirà da lezione.....
In poco più di un'ora siamo fuori.
Camminiamo per due chilometri e visitiamo il "Tempio di Jambureswara", molto meno noto e frequentato del primo, ma interessante e tranquillo. Ci fermiamo molto più a lungo, poi rientriamo in hotel e, dopo aver pranzato, recuperiamo gli zaini e ci rechiamo in stazione per partire.

8/8/2003 - Gita a Thanjavur (Tanjore).
A Tanjore si trova il Tempio di Brihadishwara, uno dei pochi templi indiani dichiarato dall'Unesco "Patrimonio dell'Umanità".
Il posto è molto bello, l'atmosfera molto serena. Entrano insieme a noi alcune famiglie indiane, probabilmente turisti o pellegrini, è ancora abbastanza presto. Un grande cortile porticato e 250 Lingam intorno. Al centro alcune strutture imponenti, santuari più o meno importanti. Sotto il porticato di sinistra si sta svolgendo un rituale e molte persone stanno intorno a pregare.

Presso un grosso braciere, un paio di Bramini recitano una nenia ripetitiva (Mantra) offrendo alle fiamme petali di fiori e semenze varie. I fedeli si segnano la fronte con la cenere ed effettuano qualche giro intorno al piccolo tempio poco distante. Nessuno sembra particolarmente turbato o infastidito dalla nostra presenza nelle vicinanze (mai successo durante questo viaggio).
Il tutto rende molto piacevole e suggestivo questo luogo.

Destinazione Madurai. Treno "passenger", molto affollato.
Cerchiamo di sistemare i bagagli in modo che non diano fastidio. Gli occupanti dei posti intorno ai quali ci muoviamo sembrano sulle prime abbastanza intimoriti dalla nostra presenza. Poi, pian piano, qualcuno si stringe per fare un po' di spazio anche a noi e nel volgere di poco tempo siamo tutti e quattro più o meno sistemati.
Ci sono intere famiglie, molti bambini, amache appese negli scompartimenti. La tentazione di tirare fuori la macchina fotografica è forte. Usiamo la tecnica di mostrare le foto già scattate (digitali) e nel giro di breve tempo tutti, o quasi, si mettono in posa per farsi riprendere.
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